Un piccolo racconto allegorico
Tanto tanto tempo fa, in un paese lontano, pieno di balconi fioriti e ruscelli argentati, un gruppo di eruditi si mise a studiare i bambini. Trovarono cose strane, ad esempio che spesso i loro nasi si tappavano, secernevano muco denso di vari colori, e si arrossavano. «Trovato, abbiam trovato un nuovo male», dissero, e lo chiamarono rinite. Dopo un po’ trovarono che la gola dei bambini poteva arrossarsi anch’essa, far male, pizzicare. «Eccone un altro, eccone un altro» esclamarono tutti, e si misero all’opera per definire frequenze, prevalenze, medie e deviazioni, le campane di Gauss suonarono a festa e il nuovo male fu detto tonsillite. Qualcuno riflettendo suggerì: «è nato un nuovo gruppo, i Disturbi Specifici del Respiro». E fu tutto un ricercare, definir frequenze, prevalenze, medie e deviazioni, le campane di Gauss suonarono a festa e nuovi mali furono trovati, tutti Disturbi Specifici del Respiro, tracheite, laringite, faringite e bronchite. Osservarono in tanti che caratteristica saliente dei Disturbi era di non presentarsi mai soli, ma sempre male accompagnati, o da altri DSR, o da Cefalea, Vomito, Diarrea. Si tenevan simposi e grandi convegni, era tutto uno studiare allo scampanar di Gauss. Per strade, scuole e cortili si scatenò la caccia ai DSR, i bambini venivano braccati e radiografati nei loro nasi e gole. All’ennesimo congresso in cui coltamente dibattere su respiri e sospiri, un vecchio pediatra dedito all’alcol e al lupanare rubò la parola e gridò: «Minchioni che siete, tutti ‘sti mali che avete trovato non sono che pezzi di uno soltanto, il Raffreddore, minchioni che siete.» Dopo un attimo di sgomento risuonarono applausi vibranti, e il vecchio fu portato in trionfo. Qualcuno propose il Nobel.
Più o meno nello stesso tempo lontano, nel paese vicino, anch’esso pieno di balconi fioriti e ruscelli argentati, un gruppo di eruditi si mise a studiare i bambini. Trovarono cose strane, ad esempio che talvolta alcuni puzzavano. Scoprirono nei loro vestiti muffe e infezioni fungine. Lo chiamarono Disturbo da Muffa nei Vestiti. E fu tutto un ricercare, definir frequenze, prevalenze, medie e deviazioni, le campane di Gauss suonarono a festa e trovarono che di rado il DMV era da solo, e più spesso si affiancava a presenza di acari e residui di cenere di tabacco. Notarono anche presenza di parti lise, strappi, scuciture. Lo chiamarono Disturbo Misto dell’Abbigliamento, e fu tutto un ricercare, definir frequenze, prevalenze, medie e deviazioni, le campane di Gauss suonarono a festa ancora una volta, e con gioia: trovar nuovi mali, che passione, che missione! Il DMA era la nuova emergenza, si fecero screening, ricerche, leggi dello Stato e campagne informative. Accogliendo stimoli da quell’altro gruppo di eruditi, si misero a guardarli in bocca, e trovarono alito fetido, denti marci e lingue bianche. «Ma questi bambini mangiano poco, mangiano male, o entrambe le cose». Alcuni infatti erano obesi, altri emaciati, ma tutti, al suono delle campane di Gauss, furon compresi nei Disturbi di Cattivo Mangiare. Il DCM era la nuova emergenza, si fecero screening, ricerche, leggi dello Stato e campagne informative. Si cercavan bambini per strada, pesarli, nasarli, e via, diagnosticarli. «I nuovi Untori», titolavan giornali, ma nessuno ascoltava, «si proceda, si proceda, la Scienza va avanti». Fu trovato, dopo defatiganti studi e ricerche, un nome comune a tutti, Disordini Della Persona, dove furono ricompresi tutti i precedenti e aggiunti la Sindrome dell’Astuccio Vuoto, il Disturbo da Alito Cattivo, sempre in comorbilità con altri disturbi, e la Sindrome da Ascella Fetida, diagnosticabile, questa, solo a partire dai 12 anni. Si tenevan simposi e grandi convegni, era tutto uno studiare allo scampanar di Gauss. Per strade, scuole e cortili si scatenò la caccia ai DDP, i bambini venivano braccati e perquisiti, esaminati, scansionati. All’ennesimo congresso in cui coltamente dibattere sui Disordini di Ogni Grandezza, un vecchio bidello in pensione, dedito all’alcol e alle porno-riviste, rubò la parola gridando: «Minchioni che siete, tutti ‘sti mali che avete trovato non sono che pezzi di uno soltanto, la Povertà!» Dopo un attimo di sgomento, risuonaron campane, quelle vere, stavolta, e applausi scroscianti. Il bidello fu portato in trionfo. Qualcuno propose il Nobel.
Tempo dopo il bidello e il pediatra furono invitati a ricevere un premio, l’uno per la scoperta del Raffreddore, l’altro per la scoperta della Povertà. Ma i due dissero «No, non abbiamo scoperto niente, questi due mali non sono che pezzi di uno soltanto.»
«E qual è, di grazia, questo unico male?», chiese il Regnante.
«Oh, noi non lo sappiamo.»
«Avrà un nome, almeno.» implorò.
«Nomi? Tanti: Caccia agli Untori, alle Streghe, a Ebrei, Comunisti, Stranieri, Musulmani, Froci e Batteri ma nessun nome è davvero appropriato.»
Qualcuno dalla platea, anche lui vecchio e dedito all’alcol, propose: «Bisogno Umano di Trovar Cause Semplici e Ben Inquadrabili a Problemi Complessi e Sfuggenti, In Modo Da Smettere Di Pensare, Trovare Un Colpevole Oppure Un Male, E Via.»
«Troppo lungo, questo nome!», urlò il Regnante, «e poi, comunque di certo anche tu, vecchio ubriacone, ne sei affetto. Sei marcio, vattene. Che diamine, la stupidità umana è cosa complessa, non può mica aver causa ‘sì semplice!» e si ritirò.
Il pediatra e il bidello, divenuti amici, bevvero un goccio e poi via, al lupanare.
Quest’opera di Franco Nanni è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.